giovedì 31 marzo 2016

Viaggio in Baviera e dintorni: Lago di Costanza

Per me che abito da molti anni sul Lago di Como non è che mi sia sdilinquita per il Bodensee, ma alcuni posti sono da visitare.  

Reichenau è un isola patrimonio dell'UNESCO. Girando in auto o, meglio, in bici è facile ritrovarsi fra vigne e campi coltivati. Ci sono 3 chiese da visitare, ma la più importante è S. Giorgio con il suo ciclo di affreschi (ma informatevi prima su orari di apertura e visite guidate)

Mainau, l'isola-giardino, è l'altra isoletta segnalata da tutte le guide turistiche. Il costo di ingresso è poco meno di 20 euro a persona, quindi noi abbiamo rinunciato, sospettando, oltrettutto, che la meraviglia nel descriverla fosse dovuta a occhi nordici, non abituati alla vegetazione del clima mediterraneo. Comunque dopo le 5 il costo del biglietto è dimezzato.  

Costanza è una città vivace con tanti negozi e un piacevole lungolago. Non vale la pena di una deviazione, ma da qui partono tanti battelli, se dovete prenderne uno allora la passeggiata in città è consigliata

Meersburg


La Basilika Birnau è una bellissima chiesa barocca immersa tra le vigne di fronte al lago. Dall'esterno sembra più un palazzo che una chiesa, l'interno è stupendamente stuccato. 

Meersburg è un graziosissimo paese sul lago, La parte alta, dominata dal castello, sembrerebbe ancora nel medioevo, se non fosse per i negozi di souvenir. Giù per una ripida discesa si arriva alla parte bassa, che con tutti quei bar e ristoranti invita ad una sosta mangereccia. 

Bregenz è sulla breve costa austriaca del lago. In tutto il mondo è conosciuta per il suo festival musicale, il cui palcoscenico principale, dedicato all'opera lirica, è innalzato direttamente sulle acque del lago, creando un fortissimo impatto scenografico. Ogni due anni la monumentale struttura viene cambiata in base all'opera rappresentata. Quest'anno è stata inaugurata la Turandot, che verrà rappresentata anche nell'estate del 2016. Se andate in questo arco di tempo la Grande Muraglia cinese dell'allestimento dovrebbe ancora giganteggiare sul lago. 

mercoledì 23 marzo 2016

A te svelai tutto il mio cor

Roberto Devereux, Teatro Carlo Felice di Genova, 20 marzo 2016

Regina ElisabettaMariella Devia
Roberto DevereuxStefan Pop
Duca di NottinghamMansoo Kim
SaraSonia Ganassi

DirettoreFrancesco Lanzillotta
RegiaAlfonso Antoniozzi
SceneMonica Manganelli
CostumiGianluca Falaschi
Maestro del CoroPablo Assante
Coro Teatro Carlo Felice
Orchestra Teatro Carlo Felice
Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice - Fondazione Teatro La Fenice e Fondazione Teatro Regio di Parma

Mariella Devia è nata per cantare Donizetti, se poi si trova pure in stato di grazia l'emozione fino alle lacrime è assicurata. 
Il pubblico era già entusiasta prima ancora che si incominciasse, sulla fiducia. Fiducia molto ben riposta perché è stato tutto oltre le già alte aspettative. 

Bella la regia di Alfonso Antoniozzi che ci offre un Seicento maestoso pur nella scenografia essenziale di Monica Manganelli: un grande palco al centro della scena (teatro e patibolo, cos'altro può rappresentare meglio il periodo elisabettiano?) con pannelli goticheggianti e trono della regina semoventi che cambiano aspetto allo spazio con poche mosse. Menzione d'onore anche ai costumi di Gianluca Falaschi, che veste il coro di nero, uomini e donne tutti uguali e mascherati, e fa risaltare una Elisabetta regalmente d'oro vestita all'inizio dell'opera, così come stanca e anziana reggitrice delle sorti del mondo alla fine.

Immagine rubata da Ligurianotizie.it

Gli interpreti bravissimi hanno infiammato il pubblico. Ogni pezzo chiuso è stato applaudito anche per qualche minuto e in tutta onestà c'era anche chi applaudiva a caso, ben lungi dalla fine del brano. 
La Duchessa di Sonia Ganassi è ovviamente una garanzia, l'unica che sembra provenire dallo stesso pianeta della Devia, anche se ha dovuto lasciare il trono alla Regina. E se i due interpreti maschili devono ancora sbocciare del tutto sono stati molto bravi e giustamente applauditissimi: Stefan Pop un convincente Roberto e Mansoo Kim nel ruolo di Nottingham. Il duetto di quest'ultimo con la Ganassi mi ha estasiato: sarà che non posso fare a meno di tifare per il Duca che prima canta accorato di "puro cor degli angioli" e  di "santa voce d'amistà" e poi si ritrova cornuto, però io di quel duetto avrei chiesto pure il bis, non avessi peccato di lesa maestà. 

E poi lei, Mariella Devia, sublime, tragica, regale, struggente. Perfetta. 

Non resta altro che inchinarsi.