martedì 8 settembre 2015

Viaggio in Baviera: l'Aida a Bayreuth

Aida al Fiestspielhaus di Bayreuth :)
E cosa l'ho portata a fare mia figlia Aida a Bayreuth se poi non posso fare questi titoloni sensazionali? :p

Scemenze a parte, la nostra permanenza a Bayreuth è stata davvero piacevole; abbiamo fatto una passeggiata nelle due strade principali, ci siamo fermati in un po' di negozi (fra cui il discount Norma, ma eviterò altre battute), ci siamo concessi birra e caffè ghiacciato in un paio di ombreggiati dehors e abbiamo mangiato al sacco nel Hofgarten, graziossissimo parco alle spalle della Wahnfried.
L'aspetto della città differisce molto da quello delle altre tappe della vacanza, infatti la volontà della margravia Guglielmina di rendere Bayreuth un centro culturale di prim'ordine ha reso la sua architettura un raffinato modello di città settecentesca: dimenticatevi le solite medievaleggianti case a graticcio e godetevi l'atmosfera signorile. Il lascito più importante della margravia è lo splendido Markgräfliches Opernhaus, nel centro cittadino, quintessenza del teatro rococò, patrimonio dell'UNESCO, una vera meraviglia dove è possibile assistere a concerti di musica barocca.

Però Bayreuth è soprattutto la città di Richard Wagner. Siamo capitati da quelle parti una settimana prima dell'inizio del Festival wagneriano, quando tutti i melomani del mondo sono in piena agitazione e credevo che la città fosse piena di cartelloni e striscioni, invece tutto taceva, anche di fronte al Fiestsplielhaus. Se penso che con Sanremo iniziano ad asfaltare le gonadi a l'Italia intera verso novembre... In compenso tutta la città è piena di discreti podi con una simpatica statuetta di Wagner nell'atto di dirigere l'orchestra, ognuno dedicato ad un artista che ha contribuito alla grandezza del Festival e della musica del Maestro.
Ricordo per esempio Siegfried Jerusalem proprio davanti alla Wahnfried, la casa-museo che non sono riuscita a visitare perché chiusa per restauri (che amarezza!).
All'incrocio principale di Bayreuth si trovano poi cartelli che segnalano la distanza da varie città in giro per il mondo. Ignoro le altre, ma penso che La Spezia si trovi lì perché il Nostro iniziò il preludio dell'Oro del Reno in una taverna spezzina e la connessione mi piace molto, moltissimo.
Degna fine del pellegrinaggio wagneriano è ovviamente al Fiestspielhaus, dove non è possibile entrare, ma nel parco che circonda il teatro ci sono pannelli dedicati ai primi gloriosi interpreti del Festival, compresi quelli voluti dalla simpatica Cosima che li preferiva meno bravi purchè non ebrei.

Enjoy Bayreuth! :)